domenica 10 febbraio 2008

sabato 9 febbraio 2008

La politica fa schifo ? "Questa" politica schifo !


LEGGI LA PRIMA PARTE

E' dunque giusto allontanarci dalla politica? dalla nostra autodeterminazione? ritirarci reietti, schifati da questa società... accettando nostro malgrado la m...a che ci viene spalata addosso?

In realtà non è la politica che fa schifo: sono queste persone, questo modo di fare politica... la verità è che questa classe dirigente ma anche questa generazione passata hanno fallito, hanno avuto la loro chance e l'hanno fallita.

Non c'è bisogno di combatterla, non c'è bisogno di bombe: questi figuri non hanno futuro... sono già morti e non lo sanno, vivono sull'onda del denaro, dell'odio, della paura... vivono in una realtà (quella dell'emergenza, del dopoguerra, della guerra fredda, ecc.) che è finita da decenni... "sono" ed "esistono" solo in quanto noi glie lo permettiamo.

C'è un nemico più subdolo invece che dobbiamo affrontare, combattere e vincere: siamo noi stessi.

La nostra superficialità, la nostra inedia, i nostri pregiudizi: tutto quello che chi ci ha preceduto ci ha insegnato insomma. Il clientelismo, l'affarismo, lo sfruttamento, il menefreghismo... il disinteresse per il futuro... l'abitudine a delegare, la rinuncia al pensiero, il tifo politico: tutto quello insomma che abbiamo ereditato dal passato.

Non mi illudo, non sarà un cammino facile e neppure breve, siamo in ritardo di 30-40 anni... l'importante però è iniziare a capire.
So già che non tutti possono capire, non è pensabile che ogni Italiano capisca quello che è accaduto dal dopoguerra ad oggi, che legga e comprenda la storia d'Italia... quello che so però è che la storia racconta e per ascoltarla non c'è bisogno di essere di una parte politica o di un'altra: quando capiremo che siamo tutti vittime e che la contrapposizione "destra" "sinistra" non ha senso nell'Italia di oggi?

Il ruolo della politica non è formare 60 milioni di impegnati politicamente, non è creare un popolo di laureati in storia, sociologia o scienze politiche... il ruolo della politica è quello di dare alle persone una speranza, una speranza che non sia illusoria.
Il ruolo della politica è lavorare per uno sviluppo sostenibile, che non ci lasci credere in un boom economico che non esiste più e forse non è mai esistito, che ci indebita.
Il ruolo della politica è quello di creare un clima dove possa esistere una speranza, perché la gente possa diventare adulta e fare della propria vita quello che può... ognuno per i propri mezzi.

Il ruolo della politica non è quello di abbrutirci con storie di corruzione, problemi irrisolvibili come i rifiuti, il caro petrolio, l'inflazione.
Il ruolo della politica è quello di farci capire che ci sono i problemi ma che ci sono anche le soluzioni, e quali sono le strade da percorrere per risolverle.

ma soprattutto:

Il ruolo della politica è quello di darci gli strumenti per pensare, per lottare per una speranza...

...ma dobbiamo renderci conto che questo ruolo è il NOSTRO ruolo.

E' inutile fare le vittime e fuggire dai problemi, per quanto grandi siano in questo modo ci rendiamo colpevoli
E' inutile combatterci ed ucciderci tra tifoserie, siamo tutti vittime ed allo stesso tempo autori dello stesso sistema
Rendiamoci conto che siamo noi stessi gli autori dei nostri problemi: nessuno cambierà questo stato di cose se non noi stessi... se da una parte ci lamentiamo e dall'altra ci comportiamo sempre allo stesso modo non abbiamo alibi, siamo correi

Ecco qui uno che queste cose le aveva capite 30 anni fa:

sabato 2 febbraio 2008

SIAMO ADULTI !


Proverò a dare un senso a questo mio nuovo blog, a questo mio nuovo modo di postare cercando di spiegare qualche perché.

E' da un po di tempo che sto cercando di dare un senso a questo mio malessere... un malessere profondo che ho fin da bambino, da adolescente e che mi ha seguito sino a pochissimi anni fa, quando alcuni eventi, alcuni gioiosi, altri "traumatici" ed una certa maturità mi hanno regalato una certa serenità (almeno per molti aspetti della mia vita). Un malessere che comunque ogni tanto mi ri-attanaglia, che adesso so come combattere ma che non sempre riesco a sconfiggere con la velocità che vorrei.

Nella ricerca mi sono imbattuto in alcuni personaggi interessanti, persone che spesso ammiro, a volte approvo, ma quasi sempre sanno regalarmi qualcosa sul quale pensare: due di questi personaggi sono Beppe Grillo e Marco Travaglio.

Ho iniziato a cercare per mio conto, curioso... mi sono imbattuto in notizie in qualche modo "inaspettate" per me che da molto tempo mi sono disinteressato del mondo e della politica, fruendole in modo molto distante attraverso i mass media. Notizie importanti, storiche... notizie che dovrebbero far parte della nostra memoria collettiva... ma che stranamente non ne fanno parte. Notizie tanto utili e vere che spesso vengono taciute e si tende a pensare non vere.
Notizie come l'elenco degli iscritti alla loggia massonica P2, ed il suo "piano di rinascita democratica"... così accertate, così intrecciate con il nostro mondo, ma così ostinatamente taciute da giornali e TG, tanto da far pensare che chi da del piduista ad una persona possa essere un delatore... quando esiste un elenco sequestrato alla loggia con tutti i nomi implicati in quegli anni.

Ancora mancava qualcosa... ancora non riuscivo a dare un senso a tutto questo, alla mia frustrazione, al mio malessere. Iniziavo a comprendere molto di molte cose, dell'uso distorto dell'informazione, dei metodi di delegittimare questo o quel personaggio politico o giornalista. Ma questo mi faceva sentire ancora più male... non vedevo una via d'uscita. In quale mondo stavo dunque lasciando mia figlia?

Finché, ieri sera, mi sono imbattuto in uno spettacolo serale di un comico poco conosciuto: Marco Paolini. Lo conoscevo per un suo spettacolo sulla tragedia del Vajont, anche allora mi aveva colpito ma non capita spesso di sentirlo... l'avevo semplicemente accantonato nella mia memoria.
Ma ieri sera ha detto qualcosa che mi ha cambiato, che ha fatto scattare dentro di me una scintilla... ha detto qualcosa sulla difficoltà che c'è al giorno d'oggi da parte degli italiani di diventare adulti e di ammettere a se stessi questa cosa, non si può rimanere giovani in eterno... quando diventi adulto ti sei giocato le tue occasioni, hai perso la spinta propositiva... non puoi continuare a sfruttare quelli dopo di te come se dopo di te non ci fosse altro, non ci fosse futuro... devi farti da parte e lasciare che i giovani si giochino la loro occasione.

Ecco, a questo punto ho iniziato a capire che la politica non è quella cosa sporca che avevo sempre pensato. L'impegno non è una cosa da evitare... è il nostro modo per costruire un futuro... una speranza.
Ecco quello che gli anni di piombo della mia gioventù mi avevano rubato, ecco quello che l'informazione aveva fatto e ci stava facendo... avevano fabbricato paura, rubandoci la speranza.

Ecco quello che invece deve fare la politica, l'informazione: regalare una speranza... perché le persone non debbano aver paura di divenire adulti.
Dare una speranza nel futuro, la speranza di essere in grado di avere una casa, di poter mantenere dei figli, di crescerli in un mondo accettabile... ed a quel punto avere la possibilità di farsi da parte in modo che i figli possano realizzare le loro speranze e dare il loro contributo alla speranza dei loro figli.

Ho pensato alla gente, quella che conosco.... ai miei coetanei che non fanno figli perché hanno paura di non poter dare loro un futuro... alle nuove e vecchie generazioni che (come ho fatto io a mio tempo) fuggono dalla politica perché ne sono schifati e si accontentano... si accontentano di poter vivere in pace, anche se nella paura che qualcuno questa pace possa togliergliela.

Ho guardato il TG oggi con nuovi occhi ed ho capito.... ho capito cos'è che alimenta il mio malessere... ho capito la paura che ci attanaglia, i dubbi: non c'è la speranza... ci vengono mostrati problemi e non si parla mai delle soluzioni... non ci sono soluzioni e neppure colpevoli... non c'è tempo, devono mostrarci omicidi, stupri... e se siamo fortunati in fondo ci mettono sempre una cazzata, un po di calcio, un po di tette e culi.

E allora io ho pensato di aprire questi miei due blog.
  • uno dedicato alla paura, dedicato alla mafia, agli scandali... alla tecnica dell'informazione e della politica... perché conoscere è importante per capire quello che ci stanno dicendo.
  • uno dedicato alla speranza, perché non possiamo demoralizzarci... pensare che tutto è marcio e non ha senso lottare: ci sono i problemi ma ci sono anche le soluzioni, ci sono ladri corruttori e corrotti, ma ci sono anche persone oneste...

insomma c'è una speranza, basterebbe conoscerla e farla conoscere, e da oggi cercherò sempre di postare contemporaneamente in entrambi gli stessi argomenti: nel primo problemi e scandali, nell'altro una speranza... una proposta, una soluzione possibile e auspicabile, sperando di trovare persone capaci che abbiano la voglia e la capacità di aiutarmi in questo immane mio sogno.

saluti

Daniele

P.S.
ecco un estratto dello spettacolo di paolini, purtroppo si interrompe sul più bello.